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I rifiuti nei quali la società ha sviluppato una particolare esperienza nel corso degli ultimi 20 anni sono:

 

 

Le soluzioni prevalentemente adottate sono:

Per i fanghi biologici (CER 190805) le soluzioni proposte ed utilizzate vanno dai recuperi in agricoltura (diversi contratti con azienda agricole autorizzate allo specifico recupero fortemente incentrato a livello comunitario) nel rispetto delle stringenti normative nazionali e con attenzione alle specifiche richieste delle autorità locali competenti, all’utilizzo di impianti di compostaggio e/o trattamento che in ogni caso sono rivolti ad un utilizzo finale in agricoltura.

In casi particolari, ad esempio per i fanghi con caratteristiche analitiche non idonee al recupero, si individuano destini in impianti di termovalorizzazione italiani ed esteri.

Per i fanghi industriali la destinazione è strettamente connessa all’analisi: in base a questi dati si decide se destinarli a recupero, a trattamento o a discariche).

La batterie esauste (CER 160601/200133) sono avviate agli impianti di recupero del piombo che aderiscono al COBAT, il sistema di raccolta più qualificato tra quelli costituiti ai sensi del D.lgs. 188/08 in attuazione della normativa Comunitaria 2006/66/CE.

Le terre e rocce da scavo, prodotte anche da attività di bonifica sono per lo più avviate al recupero per un utilizzo in manufatti e/o ripristini ambientali ai sensi della normativa sul recupero per queste attività ci avvaliamo preferibilmente dell’impianto di recupero della PBR S.r.l. società con la quale abbiamo una collaborazione fin dalla sua costituzione come  Centro Risorse, restando restando disponibili destinazioni Estere anche se la normativa rende tali conferimenti sempre più problematici.

L’eternit, nonché le terre inquinate, se non trattabili negli impianti di recupero PBR, sono rifiuti che oggi sono destinati ad impianti di discarica sul territorio nazionale pur essendo sempre operative eventuali destinazioni in impianti esteri.